Genoa - Giulianova (25a Giornata 05.03.2006)

Genoa 0 : 1
Giulianova
Domenica 05 Marzo 2006 alle PM

Battuta la Fermana con un rigore “sì e no”


VITTORIA SENZA MERITO DI UNO SPENTO GIULIANOVA


di Eden Cibej
Domenica scorsa, alla fine della partita con il Cittadella i tifosi della curva avevano indirizzato ai giallorossi una esortazione che ragioni di opportunità ci inducono a riportare solo in traduzione: “Fuori gli attributi…gli attri-bu-ti”; e, nella settimana, Giorgini aveva detto un po’ la stessa cosa, aggiungendo di non perdere la concentrazione neanche per un attimo perché la Fermana non andava sottovalutata. Ebbene, quello che abbiamo visto allo stadio “Bruno Recchioni” di Fermo dimostra in modo impietoso che i giocatori giuliesi non hanno dato retta né ai tifosi, né all’allenatore: la prestazione offerta ad un pubblico più abruzzese che marchigiano è stata semplicemente vergognosa. Il Giulianova ha vinto, grazie ad un rigore da rivedere in tv, ma ha preso lezione dai ragazzini di Izzotti; si sappia, infatti, che nella Fermana i due giocatori più “anziani” non sono ancora 24enni; sei di loro non hanno compiuto 23 anni, altri due dovranno festeggiare i 22 anni, un altro ne ha scarsi 21; e si tenga anche conto che le due sostituzioni effettuate da Izzotti hanno chiamato in campo un 19enne ed un 18enne. Ebbene, è questa la squadra che ha impartito al Giulianova una lezione di calcio: nella volontà, nella qualità del gioco, nei contrasti a due, nel numero delle azioni e nel dominio del terreno di gioco. C’è solo da augurarsi che, a fine partita, i giocatori giallorossi abbiano avuto almeno la compiacenza di onorare lo sport uscendo dal campo con un po’ di rossore in viso.

Ci siamo chiesti il perché di tutto questo. Non è agevole dare una risposta; forse si possono tentare delle ipotesi. Le nostre, eccole: la partita con la Fermana era stata considerata una passeggiata in periferia, e come tale non richiedeva troppo impegno; la squadra è psicologicamente stanca di sostituire con la forza del cuore la debolezza tecnica di parte di essa; chi si è spremuto per un intero campionato (Palladini) avrà pure il diritto di sentirsi affaticato; in presenza di un odore di play out ci si attenderebbe una iniziativa della Società in direzione di un “premio salvezza” che certamente non può essere sostituito da una seduta straordinaria del Consiglio comunale con ridicole voci politiche strozzate da una commozione di circostanza (politici che offrono 329 milioni di lire a Quartiglia e un milione ai donatori di sangue); molti giocatori, pensando ormai al futuro, non se la sentono più di rischiare le gambe, cioè il loro pane; qualcuno legittimamente pensa al salto di categoria (Del Grosso), mentre qualcun altro il salto lo ha già compiuto e intende arrivarci intero (Felci); all’inizio del campionato l’entità degli ingaggi la determinò chi aveva il coltello dalla parte del manico (la Società), oggi il manico è passato ai giocatori; le dichiarazioni private e pubbliche del buon Giorgini, sempre generoso ma non sempre diplomatico, possono aver “turbato” non poco lo spogliatoio, che oggi non può certo contare sull’apporto di chi si è sentito destinare promesse del tipo “qualcuno se ne può andare anche subito”; inoltre, al Fadini, una settimana fa qualche giocatore sarebbe stato contestato nonostante il suo onesto impegno, e ciò non va a migliorare le cose.

I nostri appunti di cronaca ci ricordano un primo tiro di Califano (sempre generoso) al 12’, finito fuori ed un secondo al 16’, da ottima posizione ma dopo un fallo di mano non rilevato dall’arbitro e determinante per il possesso della palla.

Fino alla mezz’ora si registrano solo fraseggi della Fermana quasi sempre sciupati con lanci troppo lunghi o con tiri diretti al posto di più opportuni passaggi a compagni meglio piazzati, con ciò graziando l’incerta difesa giuliese. Al 33’ applausi ad una bellissima azione gialloblu conclusasi con palla fuori di poco. Poi, al 39’, l’episodio che ha determinato il risultato: Memmo riceve sulla sinistra un lungo lancio che egli riesce a sfruttare con un cross preciso in area. Sulla palla si avventano Califano e Croceri che, insieme, rovinano a terra. L’arbitro fischia e si dirige verso di loro senza indicare il dischetto come se intendesse ammonire Califano per simulazione, tanto che nessuno dei giallorossi sembra chiedere la massima punizione; ma pronunciate alcune parole all’indirizzo del difensore indica, a lui, il dischetto, dando pertanto la sensazione di aver voluto riflettere prima di decidere. Califano realizza da par suo; e così nasce la vittoria del Giulianova.

Nella ripresa, al 3’ viene avanti in dribbling Staffolani; sul suo tiro c’è una deviazione giallorossa che Visi para. Ma qualche minuto più tardi, all’8’, anche il Giulianova si fa minaccioso con uno scambio Califano-Felci e tiro a lato di quest’ultimo. Appena due minuti dopo, Staffolani, solo davanti a Visi, manda alto. Lo imita pochi istanti più tardi il nuovo entrato Croce: anche lui, solo davanti a Visi, indugia nel tiro ed il Giulianova si salva in angolo.
Al 32’ il nervosismo fa scontrare Stillo e Onesti; per non sbagliare, il debuttante e insicuro arbitro Pizzi di Saronno li rimanda entrambi negli spogliatoi. Immediatamente dopo entrano Morello per Califano, infortunato, e Antenucci per Memmo.

Qualche serpentina in progressione da parte di Antenucci dà l’impressione che il gioco giallorosso possa vivacizzarsi, ma è solo fuoco di paglia. Morello non ha avuto l’occasione ed il tempo di mettersi in luce, mentre Scartozzi (non visto dall’arbitro in un fallo a gioco fermo) negli otto minuti disputati è stato ben più vivace dello spento Felci.

Vorremmo dire “questa partita dimentichiamola presto”; ma dimenticarla significherebbe ignorare una realtà sulla quale riflettere. E di riflessioni da fare, dopo Fermana-Giulianova, ce ne sono veramente tante.

 

Tabellino della partita Genoa Giulianova

RETE: 39’ rig. Califano (G)

FERMANA: Scotti, Tinazzi, Monti, Visone, Francioso, Niccolini, Onesti, Acciai, Pirro (74’ Olivieri), Croceri (55’ Croce), Staffolani.

ALLENATORE: Domenico Izzotti

GIULIANOVA: Visi, Del Grosso, Danotti, Catalano, Servi, Cherubini, Felci (85’ Scartozzi), Palladini, Califano (77’ Morello), Stillo, Memmo (83’ Antenucci)

ALLENATORE: Francesco Giorgini

ARBITRO: Alessandro Pizzi (Saronno)

RECUPERO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st)

AMMONITI: Visone, Niccolini, Francioso (F), Del Grosso, Felci, Stillo (G)

ESPULSI: 76’ Onesti (F) e Stillo (G)

SPETTATORI: 702


PROSSIMA PARTITA
PROSSIMO TURNO Serie D

UN PO‘ DI STATISTICHE

In casa

Ultima Vittoria : Domenica 01 Maggio 2022 Giulianova - Virtus Cupello : 1 - 0
Ultimo pareggio : Mercoledì 27 Aprile 2022 Giulianova - L'aquila : 0 - 0
Ultima sconfitta : Giovedì 03 Marzo 2022 Giulianova - Casalbordino : 2 - 3

Fuori Casa

Ultima Vittoria : Domenica 08 Maggio 2022 Torrese - Giulianova : 1 - 3
Ultimo pareggio : Domenica 03 Aprile 2022 Capistrello - Giulianova : 1 - 1
Ultima sconfitta : Mercoledì 22 Dicembre 2021 Il Delfino C. Pescara - Giulianova : 2 - 1

Hotel Giulianova

Hotel Tiziana
Lungomare Spalato, 88
64021 - Giulianova Lido - Teramo
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